L’idea è nata dall’esigenza di illuminare zone lontane da fonti di luce o luoghi angusti dove fare dei lavoretti di ripristino con luce insufficiente.
Mentre per la realizzazione mi sono ispirato alla lampada in commercio della Einhell TE-CL 18/2000LiAC , corpo illuminante 20 led 2000 lm e alimentazione ibrida a 220V alter e con batteria agli ioni di litio 18V: lampada consigliata per lavori in garage, laboratorio e altro.
Gli amperaggi delle batterie vanno da 1,5Ah a 4,0Ah o 5Ah.
Queste batterie danno allel’ettroutensile collegato un’ottima prestazione, hanno un’ottima autonomia e un’ottima durata.
La peculiarità di queste batteria è quella di alimentare tutti gli elettroutensili della Einhell e il prelievo della corrente viene fatto attraverso spinotti tipo connettori elettrici Faston maschi che si agganciano a tutte le batterie della di questa azienda.
È chiaro che se si è in possesso anche di una sola macchina Einhell e di una sola batteria, serve anche il caricabatteria nel cui interno c’è un microprocessore che carica adeguatamente e con tempi di ricarica molto brevi tutte le batterie della casa indipendentemente dal loro amperaggio.
Questo connubbio invoglia un far da se’ a comperare vari elettroutensili alimentati tutti dalla stessa batteria ammortizzando il costo delle macchine complete ed eliminando un po’ di disordine e di confusione, tipici di quando si possiedono batterie e caricabatterie differenti per ogni apparecchio.
Dopo questa doverosa premessa vediamo come è stata costruita per assolvere al compito di illuminare angoli di magazzini, garage, legnaia e luoghi angusti, come nella premessa iniziale, nonché come lampada di emergenza date le ottime caratteristiche della batteria, menzionate sopra.
Per cablare il tutto ho iniziato con una basetta in legno (dim. 36x30x9 mm) foto n.3 che ha il compito importante di creare i contatti con la batteria tramite connettori elettrici Faston maschi la basetta è stata forata, con punte per legno, per fa passare i due conduttori le cui estremità sono state saldate ai connettori maschi distanziati come da foto n.3 in modo tale da inserirsi nei connettori femmine della batteria foto n.4. Chiaramente ho usato colla per legno e attack.
Subito dopo ho messo il pezzo di compensato (dim. 56x36x3 mm) che serve a coprire i conduttori e a dare il giusto spessore per sistemare la base di appoggio di tutti i componenti della lampada, dalle dimensioni 120x70x10 mm, ricavato dal coprifilo di mostrine per porte interne in legno rivestito in laminato bianco dopo aver tolto chiaramente l’aletta di 30 mm. Foto n.2, 6, 7 e 8.
Tutti e tre i pezzi sono tenuti insieme con viti e colla per legno.
Per non far vedere i conduttori ho lavorato con punte per legno in modo da nascondere questi sia al di sotto del pianetto che sopra come si evince dalle foto n. 6, 7 e 8.
Sistemato il cablaggio in legno sono passato alla parte elettrica utilizzando una scatoletta di plastica nera per mettere all’interno i circuiti elettrici con un interruttore, come da foto n.10, 15 e 19.
Dal disegno elettrico-pratico si nota che le saldature sono state poche e precisamente i connettori Faston che prelevano corrente dalla batteria con i conduttori elettrici che alimentano tutto il circuito (foto n. 3 e 4) e su uno di questi e stato inserito l’interruttore che accende o spegne la lampada. Il conduttore che esce dall’interruttore insieme al conduttore (rosso) alimentano il mini convertitore che a sua volta alimenta il faretto led.
Il mini convertitore (foto n.10, 12 e 19 dal costo poco più di 3€) è un regolatore di tensione, la tensione di entrata (input) varia tra 4,75V a 23V e l’uscita (output) varia tra 1V a 17V con una corrente di uscita di max 3A.
La regolazione della tensione avviene tramite un piccolo reostato (una piccola vite evidenziata nella foto n. 19) il reostato viene fatto variare con un piccolo cacciavite.
Nel fare un primo collaudo ho portato la tensione di uscita dal variatore a 9V la quale ha alimentato il faretto come nella foto n.11.
Successivamente ho portato la tensione a 11V con una luce evidenziata nella foto n. 12, per i motivi che vado a spiegare.
Iil corpo illuminante utilizzato è un chip led 10w 1000 lumen luce bianca-calda 3500K 12V per ricambi faretti (costo qualche euro), questi componenti sono molto delicati e sensibili alla tensione di alimentazione e alla temperatura.
Questi led hanno bisogno di adeguata dissipazione altrimenti si bruciano con poche ore di lavoro.
Dalla foto n. 9 ho tagliato qualche spezzone di un profilato in alluminio la cui funzione è quella di dissipare calore.
Nella foto n.10 sopra al dissipatore ho ancorato il faretto alimentandolo con 11V (e non 12V) e i risultati sono quelli della foto n.12. Dopo 4-5 minuti di funzionamento (foto n.13), cioè a regime, sono andato a controllare con mano e la temperatura non era affatto alta dal momento che il piccolo dissipatore e l’alimentazione con 11V avevano creato una condizione di lavoro del faretto per stare acceso tutto il tempo che occorre.
Nella foto n. 14 ho coperto il faretto con una sfera in plastica di una lampada a led (220V) rotta, completando così il lavoro e nella foto n.15 la lampada completa è in funzione.
Dalla foto n. 16 vediamo che la lampada può essere facilmente rimossa dalla batteria in modo che questa è pronta per dare energia ad altri elettroutensili della Einhell.
Oltre ai vari tipi di utilizzo menzionati all’inizio, la lampada la si può utilizzare come
lampada di emergenza a led portatile, in campeggio, in giardino, in macchina se di sera si vuole ispezionare il vano motore, in casa su un comodino, in camere da letto, come illuminazione aggiuntiva, in armadi, armadietti, cucina, bagni, corridoi ecc.
La lampada terminata ha un bell’aspetto per cui non è da disdegnare vedere l’oggetto come elemento d’arredo, su un mobile basso per l’illuminazione dell’ambiente, in caso di emergenza, foto n. 17 e 18.
Bellissima realizzazione da tenere sempre a disposizione su un mobile basso poiché fa la sua figura anche come elemento d’arredo.