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Questo progetto riguarda la rappresentazione per mezzo di un diorama,di un evento accaduto alla fine del 1800 nel mio paese.
Noto in tutto il mondo,in ambito scientifico come il ”Bolide Alfianello 1883”.
Infatti in quell’epoca cadde un enorme bolide del peso di circa 228 kg, rimanendo completamente integro. Purtroppo l’ignoranza dell’epoca volle che l’aerolite venne frantumato per evitare che i curiosi calpestassero il raccolto del terreno in cui cadde.
Dopodiché fu depredato dagli abitanti e da vari studiosi. I suoi frammenti sono conservati tutt’ora nei musei di tutto il mondo.
Purtroppo il nostro paese attualmente ne detiene un piccolissimo frammento, e nessun abitante, almeno ufficialmente, ne possiede altri. Dico purtroppo perché attualmente il valore di tale meteorite si aggira sui 200 euro circa al grammo.
La mia intenzione era quella di ricordare l’accaduto come descrissero i resoconti dell’epoca.
Infatti nel terreno in cui cadde il meteorite era presente un contadino che tagliava la legna, unico testimone che, in preda allo spavento, cadde a terra tramortito.
Quando riprese conoscenza, pensando ad un castigo divino, corse in paese ad avvisare gli abitanti che accorsero in massa nel luogo.

La costruzione

Per la costruzione del basamento ho utilizzato dell’isolante per cappotti; misure: cm 40 x 70, spessore cm 10. Ho delineato i punti da scavare per ricavare il terreno e il fosso laterale con rispettivo ponticello per accedere al campo.
Dopo aver asportato il materiale in esubero ho riempito alcune parti con stucco bianco.
Successivamente ho realizzato un impasto con acqua, terra e colla vinilica per realizzare il terreno e la stradina sterrata. Per simulare il passaggio del carro ho utilizzato una rondella di metallo facendola ruotare e premendo leggermente. Mentre per realizzare i solchi nel terreno ho costruito una specie di piccolo rastrello con un pezzo di polistirene e una fila di chiodini fissati ad una estremità,facendolo scorrere come un vero aratro. Prima che asciugasse, ho riprodotto il lungo solco provocato dal meteorite accumulando ulteriore terra nel punto di arresto.
Mentre per il meteorite ho utilizzato della plastilina modellandola e colorandola riproducendo i colori reali.
Dopo l’asciugatura ho steso un rivestimento lucido per simulare il terreno bagnato e fangoso.
Per realizzare l’erba ho preparato un impasto con segatura di legno, colla vinilica e colore verde e steso su tutta la superficie cercando di ricreare zone più coperte di altre,per meglio simulare la realtà.
Su internet ho acquistato alcune piantine per diorami da posizionare lungo il fosso. Poiché nella mia zona non sono riuscito a reperire la vegetazione con scala adeguata.
Per realizzare i piccoli attrezzi del personaggio ho utilizzato dei piccoli ramoscelli secchi, tagliati e sagomati con molta fatica per le ridotte dimensioni.
Per la lama della sega ho utilizzato un pezzo di lama da traforo e per l’accetta; ho usato uno stuzzicadenti per il manico e un piccolo pezzo di metallo sagomato per la lama.
Per il carretto ha utilizzato delle striscioline di mogano tagliate volutamente in malo modo per simulare l’usura e per le ruote due rondelle ritagliate dallo stesso legno.
Il personaggio l’ho recuperato fra i giochi dei miei figli. Era un soldatino caduto in battaglia. l’ideale per l’uso.
Non ancora contento ho voluto complicarmi la vita. Sotto la struttura ho fissato una piccola pompetta per presepi, incassandola completamente, posizionando l’ingresso ad una estremità del fosso e collegando con un tubo in gomma l’altra estremità.
Per alimentare il tutto ho recuperato un porta batterie da un vecchio gioco, compreso di interruttore e l’ho fissato su un lato della struttura.
Riempiendo di acqua il fosso e azionando l’interruttore l’acqua scorre da un lato all’altro rendendo il tutto più realistico.
Per terminare il tutto ho pensato di realizzare una targa che spiegasse il tutto ai profani.
Ho ritagliato due pezzi di plexiglass; cm 15×25. Al pc ho riprodotto una pergamena con la descrizione del fatto e l’ho stampata. l’ho inserita fra i due pezzi di plexiglass e uniti con nastro isolante.
Per mantenerla in posizione ho applicato un altro pezzo dello stesso materiale; cm 4×15, fissato nella parte posteriore con una cerniera e colla a caldo.

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Diorama commemorativo